“Che li amiate o li odiate, gli UGG sono tornati”. Gli storici stivaletti di montone, facili bersagli di critiche per il loro aspetto molto simile a quello di una pantofola, sono di nuovo sulla cresta dell’onda. Forse il primo aggettivo che viene in mente non è chic e sicuramente la loro estetica è ben poco elegante e raffinata. Ma sono ultra comfy e, dunque, in linea con la fashion attitudine da post- pandemia.
Hello, Haute Couture
Ma come nascono queste calzature? Gli stivaletti in pelle, scamosciati fuori e con vello di lana all’interno, non sono di certo una novità nel mondo della moda. Sebbene vengano associate al freddo e all’inverno, nascono dalla mente di un giovane surfista australiano, con la passione per la pelle di montone, che voleva a tutti i costi mantenere al caldo i piedi dopo aver fatto surf. Negli Anni 60 gli Ugg furono ‘adottati’ dalle comunità di surfisti vicino Perth, ma solo nel 1978 il surfista Brian Smith li esportò in California, depositandone il marchio. Circa 20 anni dopo hanno conquistato le star internazionali travolgendo il mondo della moda newyorkese. E a partire dal nuovo millennio si sono evoluti da stivali a pantofole pregiate, salendo persino in passerella, entrando così, nel mondo dell’Haute Couture. Al grande successo, seguono aperture in tutto il mondo, tra cui Londra, Giappone e Cina. E non mancano le grosse collaborazioni degli anni 2000, come quelle con Swarovski e Jimmy Choo. Ancora oggi,le grandi partnership continuano, tra quelle più recenti sicuramente quella con Y/Project e Il designer newyorchese Telfar Clemens, che hanno permesso al Brand di rinnovarsi dai suoi canoni classici, portando al marchio una freschezza ed una modernità uniche, trasformando gli stivaletti in una delle calzature più indossate del momento.
Tutti li vogliono
“Sarà la voglia di sentirsi comodi e nello stesso tempo alla moda, il mood post-pandemico, o sarà il freddo, o magari tutto insieme. Una cosa è certa. Torneremo a indossare le scarpe UGG. Sì ma nella versione ridotta. Ridotta? Cioè mini? Sì, esatto! Gli stivaletti scamosciati hanno subito un aggiornamento nel 2021: Si perché, diciamoci la verità, la silhouette dell’anno 2007 spezzava otticamente le gambe. Mentre la nuova versione alla caviglia è decisamente più lusinghiera con le forme del nostro corpo. Quindi, senza alcun dubbio possiamo già affermare che Il 2022 è ufficialmente l’anno degli ugly boots, seppur in versione “ridotta”.
L’ ulteriore conferma arriva proprio dal mondo dei social. Perché se influencer del calibro di Chiara e Valentina Ferragni, popstar come Dua Lipa e Taylor Swift e top come Emily Ratajkowski, Irina Shayk e Naomi Campbell, stanno indossando gli stivaletti scamosciati più avvistati a inizio millennio, non si tratta di una coincidenza ma di it shoes.
Insomma, il loro successo non passa inosservato e sembrano proprio essere il cult di questo inverno. E sapere cosa li renderebbe ancora più unici? La personalizzazione. Un tocco personale, magari caratterizzato da dettagli e materiali speciali che raccontano una storia straordinaria: la tua!
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