Da quando è scoppiata la pandemia globale, il mercato ha iniziato a rispondere alle mille richieste di abbigliamento confortevole da indossare dentro casa, a lavoro e dove ci alleniamo.
Ma cosa si intende per Ugly Design?
In fatto di moda viviamo in una società in cui siamo abituati alle più strane partnership e collaborazioni. Comune a tutti è il caso Birkenstock, dapprima considerata una scarpa impossibile da indossare ed oggi capo fondamentale nell’armadio.
Con la quarantena le vendite del brand sono rapidamente incrementate ed il marchio si è rilevato come la “scarpa ufficiale da casa-ufficio” in tutto il mondo. Non rappresenta più la scarpa fine a sé stessa, bensì un modo di pensare e di approcciarsi dove le persone non si rivolgono più all’estetica ma alla qualità e comodità. Valori che accomunano molti altri brand con la stessa ugly reputation come Crocs.
Ad oggi Crocs vanta collaborazioni con marchi di lusso come Balenciaga, e da sandalo domestico quale era è diventato un oggetto di culto. Il marchio quest’anno, infatti, si è impegnato a creare una fitta rete di contatti con i quali lavorare come Justin Bieber che ha fatto salire il prezzo delle azioni di Crocs a livelli mai visti.
Dal 1991 al 2020
La valutazione di questa tipologia di stile si avvicina molto alla moda “Ugly Chic” proposta nel 1991 per la prima volta da Miuccia Prada con la volontà di distruggere lo status quo del mondo fashion.
“Quando ho iniziato, tutti odiavano cosa stessi facendo, a parte pochissime persone particolarmente brillanti. Perché non era uno stile per i più classici — aveva comunque qualcosa che li disturbava.” Document Journal, 2015
Ad oggi questo Ugly Design rappresenta l’evoluzione di un periodo in cui i gusti cambiano repentinamente. La gente si è stancata di mettere scarpe scomode anzi, cerca un giusto equilibrio tra forma e funzionalità.
Le occasioni per uscire e di socialità inoltre sono diventate veramente rare e decisamente poco eleganti, come ad esempio andare a fare la spesa o buttare la spazzatura. Per cui avendo meno necessità di recarsi in ufficio, è stato dato il via libera all’abbigliamento casual costituito da capi di abbigliamento meno impegnativi e decisamente più comodi, creando una nuova tendenza.