Com’è nato il brand Dr. Martens? Le Dr. Martens hanno una storia secolare e nonostante ciò sono amate dai ragazzi di tutte le generazioni. La lunga storia ha inizio del 1901 da due imprenditori che iniziarono a produrre scarpe per offrire comodità all’esercito britannico.La ditta di produzione si trovava in Gran Bretagna, tutte le scarpe erano caratterizzate dal colore nero, dalle cuciture sulla punta e con il particolare della suola chiodata. Nel 1943, un medico tedesco a seguito di una frattura al piede, si trovò ad indossare le scarpe e notò che la suola era di cuoio duro, iniziò a pensare ad una nuova tipologia di suola che comprendeva la riduzione degli urti attraverso dei cuscinetti; anche se all’epoca la scarpa non ebbe molto successo, grazie a lui è nata la Dr. Martens. Da quel momento in poi il dottore incontrò molte persone interessate a questa nuova proposta. E in poco tempo, mettendo in campo una vasta produzione, le scarpe iniziarono a diventare sempre più famose.
Le più iconiche ad oggi sono le 1460 e 1461, come un tempo sono disponibili in tre colorazioni, che sono rosso ciliegia, verde e nero. Ben presto queste calzature divennero le scarpe di postini, operai e poliziotti, anche se non era consentita la classica cucitura gialla che è l’elemento caratterizzante delle Dr. Martens.
L’iconico stivale è stato protagonista di molte campagne nel mondo della moda, il brand Dr. Martens ha collaborato con Jimmy Choo, Jean-Paul Gaultier e Vivienne Westwood. Si può considerare un vero e proprio strumento della sottocultura degli anni 60, poiché queste erano considerate le scarpe dei lavoratori, dei punk e degli skinhead e si affiancavano all’utilizzo delle Converse All Stars che allora erano un altro punto forte.
Lo stivale nero dalle cuciture gialle non è mai passato di moda perché non è una tendenza passeggera, ma una vera e propria icona. Ad oggi il brand si è ampliato e la collezione cresce sempre di più, sono disponibili numerose colorazioni ed è possibile personalizzare i propri stivali, sono disponibili in una vastità di modelli, anche diversi dai grandi classici come 1460 e 1461, un esempio di personalizzazione per quanto riguarda questi ultimi modelli possono essere con l’aggiunta di borchie, come:
Dr. Martens 1461,
Dr. Martens 1460.
Scarpe Dr. Martens personalizzate
Con la creatività dei ragazzi di oggi, le Dr. Martens sono diventate le scarpe più personalizzate in assoluto e ci sono molti siti o laboratori che permettono di personalizzare le calzature come meglio si desidera.
La pelle della scarpa, nonostante risulti un po’ rigida durante i primi utilizzi, è considerata molto confortevole e rende la calzatura versatile. Nonostante sia una scarpa con molti anni, possiede sempre il suo fascio, e si adatta a qualsiasi tipologia di abbigliamento, rendendo ogni look semplice e alternativo allo stesso momento. Oltre alle Dr. Martens personalizzate con borchie e scritte varie, è possibile trovare in commercio anche sneakers come converse, vans e molto altro.
Ciò che più colpisce gli acquirenti è l’autenticità della pelle che deve essere ammorbidita col tempo.
Ecco alcuni consigli per facilitare il processo.
- indossare le scarpe in casa: molti fanno l’errore di indossarle appena acquistate, non sanno che se si fanno lunghe passeggiate in casa la pelle degli stivali inizia ad ammorbidirsi e questi risulteranno molto più comodi quando verranno indossati per uscire;
- riempirle con della carta: un vecchio metodo è quello di riempire le scarpe di carta o calzini e posizionarle vicino ad una fonte di calore, preferibilmente un termosifone, in questo modo la pelle cederà leggermente risultando più comoda;
- massaggiare le scarpe: oltre al termosifone, un’altra fonte di calore potrebbe essere l’asciugacapelli ma bisogna accompagnare il calore con un leggero massaggio sulla parte anteriore della scarpa;
- idratare la pelle: per velocizzare il processo, Dr. Martens ha prodotto un balsamo che serve ad ammorbidire le scarpe;
- attuare il trucco dei vecchi soldati: ossia quello di indossare calzini pesanti, oppure prendere un pezzo di collant e metterlo sulla suola delle scarpe, in alternativa i cerotti sono un’ottima soluzione ma vanno cambiati molto spesso.